Ecco un piccolo assaggio di una lusinghiera recensione.
Il resto lo trovate su BIELLE:
http://www.bielle.org/2012/Recensioni/Rece_AndreoniVento.htm
"Paolo Andreoni ha fatto un disco rock. Che non è solo un modo di dire. Vuol dire che ha dell’anima, un ritmo, delle asperità che si sciolgono in dolcezze. Dei rauchi gorgheggi che si tramutano in falsetto. E’ tutto un album che gioca sul doppio pedale. Da un lato è un lavoro di cantautorato italiano. Dall’altro ha dentro spezie, profumi e orizzonti che sono più ampi. Che prendono lo spunto dall’Africa e arrivano all’America. In mezzo ci siamo noi. E c’è la lezione grande di Fabrizio De André. A cui Paolo si richiama anche nel titolo dell’album: "Un nome che sia vento" per un album che sa davvero di vento."
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